Per Bankitalia la flessione dei prestiti alle imprese prosegue. “La soluzione è supportare le PMI con competenze e servizi innovativi per permettere l’accesso ai mercati dei capitali”. Stefano Tana, presidente di Finanza.tech

“La stretta monetaria continua a incidere sul costo del credito. La flessione dei prestiti alle imprese prosegue, seppure attenuandosi; vi contribuiscono non solo una domanda di finanziamento modesta, per via degli alti tassi di interesse e della debolezza degli investimenti, ma anche criteri di offerta restrittivi a causa della diffusa percezione del rischio”. Lo scrive Bankitalia nel suo ultimo Bollettino Economico n. 3 del 2024, mettendo nuovamente in luce lo scenario di difficoltà che vivono le aziende del nostro Paese, e in particolare le PMI, nell’accesso ai mercati dei capitali.

Le PMI rappresentano una ricchezza per il sistema Paese, da valorizzare quanto più possibile consentendo loro di accedere al mercato dei capitali – nelle forme e nei tempi più utili alle loro reali necessità di crescita e di sviluppo strategico. In uno scenario di flessione dei prestiti alle aziende, che non si arresta, è fondamentale affiancare le PMI mettendo a loro disposizione quelle conoscenze e competenze utili ad abilitarne una gestione finanziaria efficiente, di lungo periodo, e capace di fare leva anche sul valore aggiunto oggi offerto dalla tecnologia in termini di pianificazione ottimale e sostenibile degli investimenti”, ha commentato Stefano Tana, presidente di Finanza.tech. “La tecnologia, tramite soluzioni e servizi innovativi di intelligenza artificiale e di analisi dei dati, oggi ha infatti il potere di rivoluzionare le logiche di partecipazione ai mercati dei capitali, favorendo l’incontro tra domanda e offerta. Tutto questo va a vantaggio della competitività delle piccole e medie imprese italiane, spesso escluse dalla finanza erogata da banche, fondi o finanziatori – per motivi di costi, complessità, mancanza di competenze o trasparenza”.